Stoccaggio di LNG in unico serbatoio «bunker»
atmosferico: con involucro interno in acciaio inox-criogenico, senza flange su fondo o pareti, immissione ed estrazione dall’alto, interamente inglobato in un secondo involucro in cemento armato con spessore 0.3-0.5m, con intercapedine intermedia in perlite sottovuoto; eventuali perdite del sistema primario ricondensate e recuperate.
Questa è la miglior tecnologia esistente al mondo:
oltre 600 serbatoi di questa tipologia in esercizio
(164 in export terminals e 484 in import terminals) senza mai un incidente!
Il serbatoio atmosferico
Primo e Secondo Livello di Sicurezza
Il Serbatoio criogenico (-162°C) previsto per il Terminale LNG di Olbia è la miglior tecnologia per assicurare la massima sicurezza: pressione atmosferica, doppio contenimento integrale, fondo piatto, senza flange su pareti e fondo, carico e scarico dall’alto.
Serbatoio interno in SS Ni 9% o AISI316L resistente a -162°C, totalmente inglobato e contenuto (anche il tetto) in una struttura in cemento armato di spessore 0.3-0.5m (anch’esso resistente a -162°C). Strato coibente intermedio in perlite sottovuoto di spessore 0.5m per minimo scambio termico.
Terzo e Quarto Livello di Sicurezza
Le eventuali perdite di LNG/NG dal serbatoio interno sono contenute nel secondo contenitore, vengono recuperate e ricondensate o, in estrema ipotesi, convogliate in torcia. Il 3° livello di sicurezza prevede sistemi di rilevamento e allarme che intervengono per attuare le necessarie manovre di emergenza. Il 4° livello di sicurezza prevede distanze di sicurezza, addestramento e piani di evacuazione in caso di perdite di gas o incendio.
Massima Sicurezza
Il transito, le manovre portuali e lo scarico/carico dell’LNG delle metaniere richiedono rigorose procedure, sviluppate dalla SIGTTO (Society of International Gas Tanker and Terminal Operators), che delimitano specifiche zone di sicurezza attorno alle navi LNG. Normalmente le operazioni di carico/scarico, ingresso/uscita della nave LNG dal porto vengono completate nell’arco delle 24 ore.
La corografia del porto di Olbia e le distanze di separazione esistenti tra il canale di navigazione per accesso/uscita porto, le banchine passeggeri di Isola Bianca e la banchina industriale merci di Cala Saccaia sono in tutto favorevoli all’operatività di una metaniera di piccola taglia ed all’insediamento di un sistema di carico/scarico LNG sulla banchina industriale di Cala Saccaia, nel pieno rispetto degli Standard Internazionali.
Contenere le eventuali perdite di LNG/NG, convogliando i gas verso i camini in alto per minimizzare il rischio di incendio a livello del suolo e negli ambienti circostanti.
Mitigare l’impatto visivo ed acustico